IL PROGETTO CARBONAGRISOIL

E' un progetto di ricerca innovativo per la mappatura dei servizi
ecosistemici connessi al potenziale sequestro di carbonio organico nei suoli agricoli delle regioni Puglia e Basilicata

Fasi del progetto

Il progetto CARBONAGRISOIL verrà implementato in chiave pilota sui suoli agricoli delle Regioni Puglia e Basilicata e i risultati ottenuti permetteranno lo scaling-up su altri territori nazionali ed esteri.

Il progetto Carbonagrisoil produrrà un innovativo strumento di contabilizzazione capace di supportare imprenditori agricoli e decisori politici nella valorizzazione della gestione sostenibile del carbonio in agricoltura e creerà i presupposti per l’introduzione sul mercato di un meccanismo volontario di remunerazione dei servizi ecosistemici forniti dall’agricoltura, legati al contenuto di carbonio nel suolo.

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Identificazione degli algoritmi di quantificazione

dei servizi ecosistemici Carbonagrisoil
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Studio e valutazione dei modelli

atti alla simulazione del ciclo del carbonio, dell’acqua e dell’azoto nell’agro-ecosistema
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Predisposizione di un database aggiornato

dei dati pedologici, geomorfologici, agrometeorologici e di uso del suolo in Puglia e Basilicata.
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Sviluppo del software Carbonagrisoil

e della piattaforma WEB-GIS
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Indagine sui sistemi di certificazione volontaria esistenti

per lo scambio e la remunerazione dei servizi ecosistemici al livello internazionale

keys concepts

Nel quadro delle infrastrutture dell’ecosistema il suolo rappresenta l’interfaccia che connette atmosfera, idrosfera, biosfera e geosfera, fornendo alcuni dei servizi ecosistemici principali che derivano dalle funzioni stesse del suolo.

keys concepts

Il 74% dei suoli nell’Europa mediterranea è caratterizzato da un contenuto di carbonio inferiore al 2%,

e secondo alcune stime, mantenendo le attuali pratiche di gestione dei suoli agricoli, nelle prossime decadi si potrebbero verificare delle perdite sino al 30% in alcune regioni (Lugato et al. 2014).

In questo contesto, la conservazione/incremento della materia organica del suolo è altamente auspicabile, considerato anche che le perdite sono più rapide rispetto all’accumulo di carbonio nel suolo.

Lugato, E., Bampa, F., Panagos, P., Montanarella, L., Jones, A., 2014. Potential carbon sequestration of European arable soils estimated by modelling a comprehensive set of management practices. Glob. Chang. Biol. 20, 3557–67.

Suoli con contenuto di carbonio inferiore al 2%
nell'Europa mediterranea

74%

keys concepts

L’aumento dello stock di carbonio dei suoli agricoli può essere perseguito tramite l’adozione di pratiche di gestione colturale sostenibili.

Alcune tra le pratiche più riconosciute sono:

  • la non lavorazione del suolo,
  • la gestione della vegetazione spontanea,
  • il riciclo dei residui colturali in campo,
  • la fertilizzazione organica con compost, letami o biochar
  • keys concepts

    I suoli sono la base per la produzione di cibo e fibre e sono di vitale importanza per la ricarica delle disponibilità idriche

    la Sostanza organica contenuta nei suoli influenza la struttura del suolo stesso, oltre che la disponibilità di sostanze nutritive e di acqua.

    Attraverso un incremento di sostanza organica i suoli sono in grado di migliorare l’infiltrazione dell’acqua, la resistenza all’erosione e la regolazione delle inondazioni.

    I suoli hanno anche un ruolo essenziale nella regolazione del clima in quanto essi costituiscono il più grande serbatoio di carbonio della biosfera terrestre, e l’aumento dello stock di carbonio nei suoli consente il sequestro di importanti quantitativi di CO2 atmosferica.

    keys concepts

    Il contenuto di carbonio organico nei suoli è dunque un attributo chiave che influenza la capacità dei suoli di fornire importanti servizi ecosistemici quali:

    Fertilità del suolo e disponibilità dei nutrienti

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    Le diverse pratiche di gestione delle colture possono avere un impatto sui processi bio-geo-chimici e a loro volta influenzare alcune proprietà del suolo (ad esempio mineralizzazione della materia organica, pH, attività del biota del suolo), e conseguentemente la disponibilità di sostanze nutritive e il relativo flusso di servizi ecosistemici di fornitura/regolazione. L’intensificazione dell’agricoltura industriale verso la metà degli anni ’50 ha compromesso alcune funzioni del suolo, come il rilascio di nutrienti dalla decomposizione della materia organica, che sono state sostituite da maggiori apporti di fertilizzanti chimici. Questo ha contribuito progressivamente al degrado strutturale e funzionale del suolo, con una sempre crescente necessità di fertilizzanti chimici per sostenere la resa delle colture, un ciclo molto pericoloso per l’ambiente
    Capacità d’infiltrazione dell’acqua nel suolo

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    la sostanza organica presente nel suolo è un attributo chiave di qualità del suolo in quanto impatta direttamente sulla sua capacità di far infiltrare e trattenere l’acqua, data l’influenza esercitata sull’aggregazione del suolo e sulla distribuzione dello spazio poroso associato. Entrambe, la capacità del suolo di far infiltrare acqua (permeabilità) e la capacità di trattenere acqua (field capacity) dipendono dalla tessitura del suolo.
    Resistenza all’erosione

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    Tale servizio ecosistemico consiste nella capacità del suolo di resistere al grado medio di erosione del vento e dell’acqua.  L’erosione del suolo può avere un’influenza negativa sul potenziale di produzione biotica e può portare alla completa devastazione delle terre coltivabili. La resistenza all’erosione dipende principalmente dalla pendenza del suolo, dalla sua tessitura e dal tipo di uso; il contenuto di carbonio organico, lo scheletro e il bilancio idrico hanno effetti minori ma comunque considerevoli. La mitigazione dell’erosione del suolo influisce positivamente sulla capacità d’invaso dei corpi idrici limitandone l’interrimento.
    Capacità di sequestrare gas serra

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    Esiste un consenso generale sul ruolo potenziale del suolo nel mitigare i cambiamenti climatici, attraverso l’applicazione di pratiche di gestione alternative volte a ridurre le emissioni di anidride carbonica e altri gas serra nell’atmosfera e aumentare il sequestro di CO2 nel suolo. I processi coinvolti nel ciclo del carbonio comprendono la produzione primaria netta, il ritorno dei residui colturali al suolo, la respirazione autotrofa ed eterotrofa del suolo, le perdite di carbonio come la degradazione della materia organica, l’erosione e la lisciviazione organica disciolta.

    A chi è rivolto il Progetto

    Enti, pubbliche amministrazioni,
    policy makers

    Il progetto costituisce uno sviluppo sperimentale di un servizio pilota innovativo rivolto a pubbliche amministrazioni, che vogliano attivare un sistema di controllo per gli agricoltori erogatori di servizi ecosistemici ed ambientali (art. 70 del D. Lgs n. 221/2015 - Collegato ambientale alla Legge di Stabilità 2016: nuove norme sulla green economy).

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    A partire dal 2021 diventerà obbligatorio per i paesi europei preparare e mantenere un resoconto annuale di tutte le emissioni e degli assorbimenti derivanti dalla gestione delle terre coltivate. Identificare i metodi di contabilizzazione e istituire un registro di sequestro della COda gestione sostenibile dei suoli agricoli, significa iniziare a preparare il terreno per questi obblighi nazionali del 2021 (Decisione n. 529/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013).
    Alcuni piani di sviluppo rurale regionale prevedono misure per incentivare l’incremento di sostanza organica e la difesa dei suoli; i risultati del presente progetto potranno costituire validi strumenti di supporto a tali misure.

    Il progetto è destinato anche agli imprenditori agricoli, alle associazioni di categoria e a tutti gli stakeholder che vogliano conoscere le potenzialità di stoccaggio di carbonio nel suolo dei propri appezzamenti o di quelli dei propri associati al fine di quantificarne i relativi servizi ecosistemici.

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    I sequestri di CO2 ottenuti a seguito dei cambiamenti di gestione dei suoli agricoli, se adeguatamente contabilizzati e verificati, possono entrare a far parte di mercati volontari per la remunerazione di crediti di carbonio, in quanto non sono parte del sistema emission trading europeo.
    Il presente progetto introdurrà un cambiamento radicale nell’ambito della produzione agricola verde; infatti tramite il nuovo servizio di contabilizzazione Carbonagrisoil, gli agricoltori protranno vedere riconosciuto il valore dei servizi ecosistemici offerti dai suoli agricoli se gestiti in modo sostenibile; questo provocherà un superamento degli esistenti schemi di certificazione quali ad esempio il biologico, che considerano solo il tipo e la quantità di input produttivi utilizzati, e non le pratiche di gestione delle risorse naturali (suolo, acqua) e la capacità di un ecosistema di continuare a svolgere le sue funzioni.

    Imprenditori agricoli, organizzazioni dei produttori,
    associazioni di categoria

    Finalità

    Tutelare le funzioni agricole del suolo mantenendo inalterate le altre funzioni.

    Promuovere la consapevolezza sui servizi agro-ecosistemici legati al suolo.

    Attribuire valore economico al sequestro di carbonio nei suoli agricoli come contrasto ai fenomeni di erosione, compattazione del suolo, desertificazione e mancanza di elementi nutritivi e favorire la nascita di sistemi locali per la remunerazione dei servizi agro-ecosistemici connessi col contenuto di carbonio nel suolo

    Creare opportunità di reddito per gli agricoltori che possono offrire, mantenere o valorizzare servizi eco sistemici, spingendoli all’adesione volontaria a meccanismi di incentivazione, riallineando l’interesse pubblico con quello privato.

    Creare di piattaforme regionali per la valorizzazione dei servizi agro-ecosistemici.

    Supportare i gestori del territorio per una migliore conservazione del suolo, e nello sviluppo di regolamenti e piani a livello regionale o nazionale; facilitare l’attuazione di importanti ma complesse disposizioni europee in materia ambientale.

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